Splendore

danza Butoh: Kea Tonetti
musica dal vivo: Tivitavi
durata 50’ o 30’ (versione ridotta)

«Il Sé, benché nascosto in tutte le cose, 
non manifesta il suo splendore»

Joseph Campbell

Come sotto un incantesimo viviamo dietro al velo di Maya, che nasconde l’essenza delle cose, ipnotizzati da idee illusorie che generano desiderio, avversione o paura.  Un cigno bianco, ferito, dimentico del suo splendore, muore e sembra urlare: “qual è il mio nome?”. L’innocenza che muore durante le guerre e le prevaricazioni, ma anche il vecchio mondo che muore generando il nuovo. Rimuovere il velo è ricordare che lo Spirito è in ogni cosa ed è eterno. Il cigno, splendente nel suo biancore, riceve il mondo e con gioia immensa dice a se stesso: “io sono Quello”. Siamo figli della terra e il nostro corpo è la nostra sacra dimora. Danzando con la Madre Terra,  il mio corpo  si fa “vuoto” e riceve l’Universo con amore.

La performance è stata presentata presso: Amsterdam Butoh Festival (2022); Hybrid Butoh Festival, Vienna (2022); Helsinki Butoh Festival (2023); Festival Miniature, Ruvo di Puglia (BA) – IT (2023); Festival International Danse Butoh, Valence – FR (2024); Festival Sol de Sabba, Bosa (OR) – IT (2024); Festival “Le Voci dell’Anima”, Rimini (2024); Teatro Republika Sztuki Tłusta Langusta, Poznan – PL (2025).

Foto di Cath Graz, Dino Morri, Joseph D’Ingeo, Jet van Gaal, Claude Hofer, Gianfranco Mura.