Danza – Kea Tonetti
Musica dal vivo – Tivitavi e brani di Goran Bregovic
Durata – 50’
Wu è un suono che rimanda alla vibrazione della Terra. In cinese Wu è il vuoto, mentre Wu Wei è la via dell’agire senza agire, lasciar fluire la natura delle cose e la propria natura, affinché questa si plasmi nel migliore dei modi, trovando l’armonia nella relazione con l’Universo. Le Wu erano sciamane dell’antica Cina, danzavano abbigliate con penne d’uccello e sonagli, guaritrici dello spirito che erano in grado di far piovere. Un’eredità lasciataci dalle Wu è l’arte cinese dell’agopuntura, della rabdomanzia e della meditazione. Wu la “danzatrice” è una viaggiatrice, che attraversa lo spazio e apre luoghi interiori, traccia percorsi e crea segni, solchi che risvegliano memorie antiche, archetipi che non hanno tempo. Celebra, danzando, l’unione amorosa del cielo con la terra, riceve la forza della terra, le sue profondità e la sua energia trasformatrice, che distrugge per ricreare, danza i demoni, diventa la purificazione e la fertilità dell’acqua. Come una nomade migra: la sua dimora è il suo corpo, ripercorre strade antiche e sottili linee energetiche, tesse fibre, traccia nel vuoto. Nel suo agire Wu forma le sue mappe interiori, punti d’incontro, incroci o luoghi in cui fermarsi e sostare, segna la terra per formare memoria. Tracce di Wu rimangono nel desiderio di volare e migrare in ognuno di noi.
Presentato al Festival Rosenhof, Tegernau, Germania, 2010; all’evento Trace Becoming Art, di Perypezye Urbane, Milano, 2011; al PAF Performing Art Festival 2011, Meina.