Dancing for Yamamba

danza Butoh: Kea Tonetti
musica dal vivo: Tivitavi
durata 50’ o 30’ (versione ridotta)

«il Butoh è la vita che osa vivere la morte»

Masaki Iwana

In un racconto del Noh una danzatrice entra nella foresta, sulla via che percorse il Buddha, ed incontra e danza per la Yamamba, signora delle montagne, vista come una divinità, una strega.  che può cambiare il suo aspetto a piacimento trasformandosi in  madre amorevole, in giovane donna, in una vecchia o in un animale, un archetipo della Dea Madre, connessa alla notte, alla luna, alla  morte in quanto trasformazione, la morte che genera vita.  La morte  nella natura non è qualcosa di spaventoso, ma è dolce,  aperta, soffice,  gentile, come le  foglie rosse in autunno che si offrono alla terra per generare la vita. La Madre Terra danza un eterna e meravigliosa trasformazione, danzo con lei, ebbra del soma, la bevanda dell’immortalità,  che si riproduce senza fine come la vita che al di la delle forme, si apre a ricevere lo spirito divino.