danza Butoh: Kea Tonetti
musica acusmatica: Denis Royer
Se il ciclo di una vita inizia con la nascita e termina con la morte, il ciclo della vita è segnato dal movimento incessante tra abbondanza e privazione, risveglio e sonno, felicità e sofferenza, sviluppo e declino… La sovranità animale e le civiltà umane hanno vissuto queste rivoluzioni (guerre, regimi di privazione, crisi sanitarie, cambiamenti climatici) prima di trovare una vita più accettabile, una modalità più essenziale. (Denis Royer)
Creata in cinque movimenti, la composizione Trafics segna uno di questi cicli di vita. “The Essential Mode” (equilibrio vitale), “The Vicious Circle” (il dominio sulla natura, le disuguaglianze), “The Comfort” (sfruttamento e adescamento dei più poveri), “The Crisis” (crisi), e infine “The Return to Life” (ritorno alla vita).
Nella danza della realtà fantasmi e demoni generano sofferenza e ignoranza, allontanandoci dalla nostra natura essenziale in unione con il mistero inconoscibile. Il suono del mistero risiede in fondo all’anima, ci parla al cuore attraverso gli occhi puri di un bimbo, la bellezza di un fiore, il volo dell’anima nell’universo, la forza della vita e della Natura, dove tutto si trasforma. Vibrante di luce, la vita assume innumerevoli forme che abbraccia con amore. (Kea Tonetti)
La performance è stata creata sulla composizione musicale Trafics e presentata al Festival En Chair et en Son di Parigi nel 2022.


























Foto di Fabrice Pairault e François Gourdin