Risvegliare presenza e consapevolezza nel corpo e nell’essere, entrando in contatto con la meraviglia del nostro corpo, la nostra sacra casa, vivendolo uno con la mente, il cuore e lo spirito. Permettere alla danza di emergere naturalmente, come si respira, danzare toccando il fondo dell’animo umano ed esprimerlo, nutrire la bellezza del momento presente, lasciare che le forme divengano espressione dell’anima.
Il corpo è un’unità sensibile e meravigliosa, dove tutte le sue parti comunicano armoniosamente, contiene il tempo e lo spazio e nelle sue cellule sono inscritti archetipi e memorie ancestrali. Ricercare il movimento organico, che nasce dalle radici, dal centro, dallo scheletro, dai sensi, dalle sensazioni, dall’interiorità; esplorare i movimenti sottili dello scheletro che sostengono la danza; nutrire lo stato nel quale sei mosso, danzato, ti abbandoni al flusso dell’energia che ti attraversa, senza fare e fluendo divieni tutt’uno con l’azione.
Danzare la trasformazione, incorporare e abbracciare lo spirito/energia del tutto: le molteplici manifestazioni della natura, i suoi cicli, l’animo umano, i paesaggi interiori, le immagini d’arte, la poesia, i miti, risvegliare la propria natura antica e selvaggia. Generare uno stato di vuoto, tornare al corpo vuoto, delle origini, risvegliare un corpo naturale, libero dalle limitazioni sociali, culturali.
Il vuoto avvolge e permea la materia, attraverso la sua misteriosa qualità tutti gli esseri e gli aspetti dell’energia e della vita sono collegati, questo vuoto è pieno, vibrante, amore, armonia, abbraccia ogni cosa, e al contempo ne è libero, dal vuoto si genera la danza ed in lui i suoni e i movimenti svaniscono. Quando il corpo e l’essere sono in contatto con il vuoto vibrante, che permea la creazione, si è liberi di divenire tutto e danzare la bellezza e il mistero di ogni manifestazione della vita, il creare diviene spontaneo, naturale, privo di sforzo, libero.
Danzando il Butoh si entra in uno stato di trance lucida,in cui il creare diviene spontaneo, come un gioco, in cui sei danzato da altro, ma anche lo danzi e lo crei nel momento presente, trovi la tua libertà espressiva, oltre le forme estetiche della danza. La nascita di una danza è un momento d’apertura, dove sentire una grande forza e amore sprigionarsi, vivere l’erotismo, la sensualità, il sentimento delle cose, la catarsi e la natura transitoria della bellezza e della vita.
Il training preparatorio alla danza Butoh proposto intreccia, in modo organico, varie pratiche provenienti dalla Danza Sensibile® e da tecniche orientali e occidentali di varia origine e ci permette di:
Il seminario è accompagnato dalla musica dal vivo di Tivitavi (campane tibetane, gong, didgeridoo, percussioni, pietre, suoni naturali, suoni elettronici, flauti e voce)
Questo training ed esperienza sono utili sia per l’arte scenica, che per la crescita della coscienza personale e umana. E’ adatto a chiunque desideri intraprendere un viaggio di consapevolezza attraverso il corpo, danzatori, performer, attori, artisti, terapeuti, educatori, psicologi, persone su un cammino di ricerca personale.
La durata ideale dei seminari è da due a più giorni, ma ci possono essere anche seminari più brevi.
I seminari possono sviluppare tematiche differenti, inoltre è possibile includere pratiche in acqua di danza sensibile.
“Dentro il corpo, le ossa e lo scheletro,
danzano e cantano la memoria degli antenati,
la sacra colonna custodisce la linfa vitale,
che danza al suo interno libera.
Lo scheletro brucia e diventa carbone, assorbe luce,
lo spazio vuoto da cui ha origine il tutto e a cui tutto ritorna.
Il respiro si fa ampio, l’anima abbraccia l’Universo,
diventi lo spazio infinito,
danzi la bellezza di ogni manifestazione della vita.
La memoria personale e quella dell’Universo si manifestano,
le emozioni degli organi si esprimono.
Accogliere il vuoto, non fare,
per far spazio ad altro che giunge a creare,
il tempo e la forma di una danza, l’espressione della sua voce o canto”.
(Kea)